I RISULTATI DELLA QUINTA CONFERENZA DI SIENA SULL'EUROPA DEL FUTURO
Certosa di Pontignano, 12 13 14 settembre 2024
Pochi mesi dopo le elezioni del parlamento europeo, avvenute a giugno 2024, Vision ha organizzato la quinta edizione della Conferenza di Siena sull'Europa del Futuro nella suggestiva location della Certosa di Pontignano (SI).
La Conferenza di Siena è un tentativo di andare oltre gli stereotipi ideologici e le singole agende nazionali, per far emergere idee visionarie pragmatiche e trovare un terreno comune.
Oltre 110 ospiti con background diversi (scienziati, economisti, decisori politici, giornalisti, accademici, ricercatori, attivisti, studenti) si sono riuniti per tre giorni, dal 12 al 14 settembre 2024, per discutere di alcune delle maggiori sfide che l'Europa sta affrontando nel 21esimo secolo: democrazia, allargamento, finanza sostenibile e tecnologia.
La conferenza ha seguito lo stesso format che Vision ha sperimentato con successo in occasione della quarta edizione, delle precedenti e della conferenza "sorella", la Conferenza delle Dolomiti sul Cambiamento Climatico (3°edizione, 17-19 ottobre 2024).
Sessioni plenarie aperte alla partecipazione di tutti i presenti si sono alternate al lavoro dei "Problem-Solving groups", gruppi di lavoro ristretti che si sono riuniti per discutere specifici argomenti (democracy, ESG, fiscal, digital).
Quest'anno, la Conferenza ha visto la partecipazione di Intesa Sanpaolo come main sponsor, Banca Monte dei Paschi di Siena come corporate partner e Rai Radio 1 come media partner.
Le cinque fondazioni dei maggiori partiti politici europei (FEPS, Foundation of European Progressive Studies, per il Partito dei Socialisti Europei; ELF, European Liberal Forum, per il Partito dell'Alleanza dei Liberali e Democratici per l'Europa; ND, New Direction, per il Partito dei Conservatori e dei Riformisti Europei; Martens Centre, Wilfried Martens Centre per il Partito Popolare Europeo; GEF, Green European Foundation, per il Partito Verde Europeo) hanno organizzato cinque rispettive sessioni plenarie.
Ai contenuti della conferenza hanno lavorato anche gli studenti dell'Università di Siena e dello European University Institute (EUI) di Fiesole, che hanno preparato la discussione dei quattro "Problem-Solving groups" prima della Conferenza e, partecipando ai lavori dei gruppi, hanno agito da rapporteurs presentando le conclusioni dei gruppi di lavoro durante l'ultimo giorno della Conferenza.
Il risultato dei lavori della Conferenza di Siena è il Manifesto di Pontignano, un documento che riunisce le proposte elaborate dai gruppi di lavoro e le idee emerse durante le sessioni plenarie e le discussioni della Conferenza. Il Manifesto verrà diffuso con l'obiettivo di influenzare le decisioni politiche a livello nazionale ed europeo, pochi mesi dopo le elezioni del Parlamento Europeo.
Tra i partecipanti di questa edizione: Romano Prodi (Ex Primo Ministro italiano ed Ex Presidente della Commissione Europea), Erik Jones (Direttore del Centro Schumann presso l'Istituto Universitario Europeo), Simon Hix (Cattedra Stein Rokkan presso l'Istituto Universitario Europeo) e Marco Buti (Cattedra Tommaso Padoa Schioppa presso l'Istituto Universitario Europeo ed ex Direttore Generale per gli Affari Economici e Finanziari presso la Commissione Europea); Daniel Gros (Direttore dell'Institute of European Policy Making presso l'Università Bocconi) ed Eleanor Spaventa (Direttore del Bocconi Lab in European Studies presso l'Università Bocconi); Roberto Di Pietra (Rettore Università di Siena) e Simone Borghesi (Presidente Associazione Europea degli Economisti dell'Ambiente e delle Risorse e Vice Rettore dell'Università di Siena); Joe Elborn (Fondazione Evens); George Papaconstantinou (Direttore della Scuola di Governance Transnazionale dell'IUE ed ex Ministro greco delle Finanze e dell'Energia), Giovanna Melandri (Presidente di Human Foundation e membro del Consiglio di Amministrazione del Global Steering Group for Impact Investment; ex Ministro italiano dei Beni Culturali e delle Politiche Giovanili), Raja Chakir (Comitato direttivo dell'Associazione francese degli economisti dell'ambiente e delle risorse) e Gerlinde Niehus (Vicedirettore, Difesa e Cooperazione per la Sicurezza, Sede centrale della NATO); Michael Benhamou, (Direttore Esecutivo OPEWI Europe's War Institute, Parigi/Francia) Bill Emmott (Presidente dell'Istituto Internazionale per gli Studi Strategici ed ex direttore di The Economist), Jan Piotrowski (Business Editor, The Economist), Lisa Jucca (Reuters) e Anne-Élisabeth Moutet (The Telegraph) e Iain Martin (The Times); Nicola Maione (Presidente MPS) e Gregorio De Felice (Chief Economist Intesa Sanpaolo); Giorgio Gori (Eurodeputato Gruppo S&D), Sandro Gozi (Eurodeputato Renew), Dace Melbarde (Eurodeputato, Vilnius/Latvia).
L'edizione 2024 è stata presieduta da uno straordinario pool di pensatori, professori e responsabili politici provenienti da angolazioni politiche molto diverse. Insieme a Vision e all'Università di Siena, hanno guidato la conferenza verso la definizione dell'agenda. Il gruppo di presidenza comprendeva: Maria João Rodrigues (Presidente della Fondazione per gli Studi Progressisti Europei ed ex Ministro del Lavoro portoghese), Peter Hefele (Direttore politico dell'Istituto Martens, la Fondazione politica del Partito Popolare Europeo), Sandro Gozi (Europarlamentare Renew Europe, ex Sottosegretario di Stato italiano per gli Affari Europei), Kalypso Nicolaïdis (Professore presso il St Antony's College, Università di Oxford e Professore presso la School of Transnational Governance, EUI), Robert Tyler (Senior Policy Advisor presso New Direction), Taube Van Melkebeke (Policy Manager di Green European Foundation), John Hooper (Corrispondente per l'Italia e il Vaticano, The Economist).
Partner scientifici di Vision sono stati l'Università di Siena e l'Istituto Universitario Europeo (IUE), a cui l'UE ha affidato il compito di promuovere il dibattito accademico su temi rilevanti per le istituzioni europee. L'Institute of European Policy Making della Bocconi ha anche presieduto due sessioni della conferenza.
Come accennato, una delle caratteristiche distintive della conferenza è che ognuna delle cinque fondazioni politiche/think tank dei principali gruppi politici europei presenta i propri lavori e tiene una delle sessioni plenarie: il Martens Centre per il Partito Popolare Europeo (PPE); la Fondazione di Studi Progressisti Europei per il Partito dei Socialisti Europei (PSE); il Forum Liberale Europeo per il Partito dell'Alleanza dei Liberali e dei Democratici Europei (ALDE); New Direction per il Partito dei Conservatori e Riformisti Europei (ECR); la Fondazione Verde Europeo per il Partito Verde Europeo (EGP). Ciascuna delle fondazioni si è occupata di una sessione plenaria, dove la discussione si è concentrata sul tema di uno dei loro studi recenti. I parlamentari europei erano presenti anche durante la sessione plenaria di chiusura, dove è stato discusso il Documento di Pontignano.
Questa edizione prevedeva 110 partecipanti di persona e 10/15 a distanza. I criteri per la selezione dei partecipanti sono stati il genere (almeno il 50% di donne), l'età (studenti di master dell'Università di Siena e dell'IUE hanno preparato i cosiddetti gruppi di problem solving/ setting), la geografia (meno di 1/3 di italiani, alcuni britannici, alcuni extraeuropei), la professione (policy maker, manager, imprenditori, giornalisti, economisti, politologi, attivisti, accademici). Ciascuno dei partecipanti ha preso parte alle sessioni plenarie pubbliche e ha svolto il ruolo di introduttore/presidente/relatore di uno dei gruppi di problem-solving o delle sessioni plenarie.
PONTIGNANO PAPER 2024 (in lavorazione)