TERZA DOLOMITE CONFERENCE SULLA GOVERNANCE DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO E SOSTENIBILITA'
È trascorso solo un anno dall'ultima Dolomite Conference sulla "Governance Globale del Cambiamento Climatico" e la sensazione è quella di vivere in un contesto completamente diverso. Il paradosso è che il messaggio proveniente dai dati e dalla scienza e quello trasmesso dalle opinioni pubbliche e dalla politica sembrano divergere sempre di più.
Da un lato, l'Occidente soffre di "fatica climatica"; dall'altro, il sud globale (ma anche i paesi occidentali) si avvicina al punto oltre il quale il clima va fuori controllo. Il numero di governi e imprese che sono tentati di ridurre il peso strategico della "sostenibilità" è probabilmente in crescita, eppure nessuno può negare che questa politica continuerà ad essere una priorità (come paradossalmente dimostrato dal fatto che le ultime tre COP – in UK, Egitto e Emirati Arabi - e le prossime due – Azerbaijan e poi Brasile - sono ospitate da cinque dei primi 15 paesi esportatori di petrolio e gas al mondo)
La domanda a cui la conferenza delle Dolomiti 2024 deve rispondere è dunque: esiste un modo per coinvolgere nuovamente cittadini, agricoltori, giovani e vecchie generazioni in una battaglia che riguarda effettivamente la sopravvivenza delle comunità locali e il benessere delle famiglie?
Vengono dall’Africa e dal Canada; dal Brasile e dall’India (che partecipano alla terza edizione della DOLOMITE CONFERENCE sul clima con le proprie think tank più grandi: CEBRI da Rio e TERI da New Delhi); dalla Cina e dagli Stati Uniti (che sarà presente alla conferenza con quell’ Institute for New Economic Thinking che fu fondato da Soros per riformare gli strumenti della stessa teoria economica); dal Medio Oriente (da Dubai, che ha ospitato l’ultima Conferenza dell’ONU – COP28 – sul clima e da Baku dove si svolgerà il prossimo COP a Novembre) e dalle Maldive (che guidano la federazione di piccole isole che sono tra le prime a sparire).
Vengono da tutto il mondo i cento accademici e studenti (dei corsi master Bocconi e Politecnico di Milano); imprenditori e manager; giornalisti e politici che si riuniranno a Trento per la conferenza delle DOLOMITI sul cambiamento climatico. Vengono da tutto il mondo e non solo da quello che – in questi anni – ha spinto di più (e con scarsi risultati) per promuovere l’agenda verde.
A Trento ci saranno imprenditori agricoli (come quelli che guidano i gruppi Ferrari-Lunelli, Melinda, Auricchio) dirigenti di aziende pubbliche in prima linea nelle transizioni (Gioia Ghezzi, Presidente ATM; Stefano Granella, AD Dolomiti Energia; Marcello Milani, AD AMSA) e manager di quei settori industriali (cantieristica navale, ad esempio) che dalle grandi trasformazioni energetiche sono sfidati. L’incontro promette, anche, di attraversare gli steccati ideologici: tra i protagonisti della conferenza sia politici scettici di certe scelte troppo dirigiste come Barbara Kolm (ex governatore della Banca d’Austria e appena eletta con il Partito della Libertà in Austria), sia Enrico Giovannini (già Ministro delle infrastrutture sostenibili e Presidente scientifico di ASVIS) che dell’agenda verde è uno dei promotori.
La Dolomite Conference sul Cambiamento Climatico è un'iniziativa annuale (qui si trova una Sintesi dei risultati della seconda edizione del 2023) promossa dal Think Tank Vision, insieme a Trentino Marketing e Provincia di Trento e ai suoi partner, tra cui figurano partner accademici come l'Università di Oxford, la Bocconi, il POLIMI, l'Università di Trento, partner scientifici e istituzioni di primo piano a livello mondiale, tra cui il TERI di Nuova Delhi, il CEBRI di Rio de Janeiro e l’INET, partener aziendali come il Gruppo Dolomiti Energia e Fincantieri; e partner fondatori come AXA Italia e A22-Autostrade del Brennero. Il set di partenariati sarà ampliato e meglio finalizzato agli obiettivi della conferenza nel 2024.
Come le prime due edizioni, l'edizione 2024 sarà un incontro di tre giorni (dal 17 al 19 Ottobre) che si terrà nella splendida location di Trento, nelle Dolomiti. Le Dolomiti sono infatti uno dei simboli territoriali più famosi e straordinariamente belli della lotta contro il cambiamento climatico in Europa.
L'idea di Vision è legata alla necessità di avviare un cambiamento nell'approccio alla crisi climatica, ormai al limite. Ciò richiede una trasformazione radicale nei meccanismi e negli strumenti intellettuali che utilizziamo per governare i problemi globali (la maggior parte dei quali concepiti in un secolo diverso).
L'obiettivo della conferenza è dunque quello di fungere da catalizzatore di nuove idee (sia in termini di governance che di progetti da perseguire) e come forum permanente per discutere e risolvere problemi legati ai cambiamenti climatici e allo sviluppo sostenibile. Intendiamo quindi essere coinvolti nei processi decisionali e influenzare il dibattito. La Conferenza rappresenta anche un'occasione pragmatica e informale prima della Conferenza annuale delle Parti (COP) sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite, dove il Think Tank Vision presenta le proposte emerse alla Conferenza delle Dolomiti e convogliate nel “Dolomite Manifesto”.
Un obiettivo così unico e ambizioso richiede che partner provenienti da mondi diversi lavorino insieme.
La Dolomite Conference segue una struttura particolare, che Vision ha sperimentato con successo nelle edizioni precedenti nonché con la Conferenza di Siena sull'Europa del Futuro. Per la terza edizione, la struttura sarà rivista in modo da includere:
- Sessioni plenarie, dedicate a un pubblico selezionato di 100 partecipanti (accademici, politici, giornalisti e politici), ma trasmesse sui nostri canali social e su quelli dei nostri partner media. Queste sessioni si concentrano su temi ampi, delineati nel documento di concetto preparato da Vision e dai suoi partner scientifici.
- Gruppi di problem-setting/problem-solving: incentrati su questioni specifiche basate su un concept paper preparato dal team di Vision e da un gruppo di studenti dei partner scientifici (università) della conferenza. Questi gruppi seguono la Chatham House Rule, con lo scopo di trovare soluzioni concrete alle domande poste dal documento di concetto.
- Sessioni pubbliche: aperte al pubblico e, più specificamente, ai cittadini e ai turisti di Trento, oltre che ai media.
Le caratteristiche distintive della Dolomite Conference sono l'inclusione delle giovani generazioni (studenti delle Università partner) in tutto il progetto – dalla definizione dei problemi alla loro risoluzione, la portata globale (con partecipanti provenienti da tutte le principali regioni del mondo), la presenza di grandi media, altrettanto importanti quanto i decisori politici, e le aziende che sono fondamentali per sbloccare il progresso tecnologico e orientarlo verso i bisogni umani.
Tra i media di questa edizione: Al Jazeera – per rafforzare il legame con Sud Globale – Rai Radio1 e TGR . Le sessioni saranno presiedute da The Economist, Al Jazeera, Corriere della Sera, e molti altri.
Questa edizione coinvolgerà più di 90 partecipanti in presenza e 10 che si uniranno da remoto, selezionati in base a un equilibrio di genere, generazionale, nazionale e professionale (politici, giornalisti, scienziati naturali e sociali, manager, imprenditori, influencer).
Nell'edizione 2024, Vision intende anche rafforzare sia il legame con le istituzioni internazionali (ad esempio UNESCO e OECD) sia con il territorio (organizzando eventi pubblici, oltre alle solite plenarie/gruppi di problem-solving, mirati a promuovere l'esperienza locale delle Dolomiti).
Tra i partecipanti chiave di questa edizione: Vibha Dhawan (Director General, The Energy and Resources Institute); Rohinton P. Medhora (Chair Governing Board, INET); Chaitanya Giri (Fellow, Centre for Security, Strategy & Technology, Observer Research Foundation, India); Ann Florini (Senior Global Research Scientist presso ASU Julie Ann Wrigley Global Futures Laboratory, Board Member of Economics of Mutuality Foundation); Andrea Hoffmann (Professoressa presso Institute of International Relations at PUC-Rio, CEBRI); Sharmini Peries (Editor presso Institute for New Economic Thinking); Alexandra Borchardt (Co-Director Climate Research Explorer Program presso Constructive Institute and Fellow at Reuters Institute at Oxford University); Letizia D’Abbondanza (Head Marketing, Communication, Digital strategy, CRM and Customer Experience per Axa Italia); Martin Powell (Group Sustainability Director presso AXA); Stefano Granella (CEO Dolomiti Energia); Maurizio Rossini (Director Trentino Marketing); Barbara Kolm (CEO, SDG und ESG Advisory GmbH, Supervisory Board Member at Vienna Insurance Group); Diego Cattoni (CEO, Autostrada del Brennero S.p.A.); Camilla Lunelli (Head of Communication del Group Lunelli/Ferrari Trento, Head of Sustainability Projetcs); Ernesto Seppi (Presidente Consorzio Melinda); Silvia Stefini (NED a Leonardo e Banca Popolare di Sondrio); Paulina Velasco (Senior Vice President, Velada Consulting); Cliff Prior (CEO, Global Steering Group for Impact Investment); Marcello Milani (Managing Director AMSA); Gioia Ghezzi (Chairperson, ATM MILAN); Abdul Kareem Aouir (Al Jazeera); Carlton Reid (Forbes); Will de Freitas (the Conversation); Joseph Hammond (Writer and Africa Director of Faith for Our Planet); Giancarlo Loquenzi (Rai Radio UNO); Enrico Giovannini (Professore di Economia Statistica all'Università di Roma "Tor Vergata", ex- Ministro del lavoro e delle politiche sociali); Ennio Macchi (Professore al Politecnico di Milano and Advisory presso Energy Dome); Alberto Bramanti (Associate Professor at Bocconi University); Miriam Allena (Associate Professor alla Bocconi University) Paolo Silva (Professore al Politecnico di Milano); Giovanni Dotelli (Professore al Politecnico di Milano); Jesse Scott (Visiting Research Fellow al Deutsches Institut für Wirtschaftsforschung e.V. (DIW Berlin), Adjunct Professor, Policy Strategy & Influencing, Executive Leadership at Hertie School); Mirco Tonin (Professore di Economic Policy alla Free University of Bozen Bolzano e Director Institute for the Evaluation of Public Policies within the Foundation Bruno Kessler); Kurt Van Dender (Head of the Tax Policy and Statistics Division - Centre for Tax Policy and Administration, OECD); Alessandra Proto (Head of OECD Trento Centre for Local Development); Mara Nemela (Director at Fondazione Dolomiti UNESCO); Maurizio Fugatti (Governatore Provincia Autonoma di Trento).
L'edizione 2024 punta a far emergere nuove idee, sviluppare quelle delle edizioni precedenti, incrementare l'impatto del progetto sul dibattito internazionale oltre che sulle priorità politiche ed ampliare la dimensione ed il valore della comunità partecipante alla conferenza
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