I RISULTATI DELLA TERZA DOLOMITE CONFERENCE SULLA GOVERNANCE GLOBALE DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO E SOSTENIBILITA'

La Terza Conferenza delle Dolomiti sul Cambiamento Climatico, tenutasi dal 17 al 19 ottobre 2024 nella suggestiva cornice di Trento, Italia, ha riunito oltre 100 partecipanti da tutto il mondo per affrontare le urgenti questioni legate alla governance climatica globale. Sulla scia del successo delle edizioni precedenti, la conferenza di quest'anno si è svolta in un contesto di crescente urgenza climatica, in cui il divario tra i dati scientifici e l'opinione pubblica si sta allargando.
L’anno 2024 sembra essere stato dominato da un paradosso.
Da un lato, l’Occidente sembra essere affaticato - i media la chiamano “climate fatigue"- dalla trasformazione che la lotta al cambiamento comporta. Una delle politiche europee che sembrano essere state messe più in discussione dalle elezioni di Giugno è il cosiddetto “Green Deal” che ha maggiormente definito l’agenda della prima legislatura della Presidente della Commissione, Ursula Von Der Leyen; mentre, negli Stati Uniti, ha rivinto (con maggiore margine rispetto alla sua prima vittoria nel 2016) Donald Trump che, nel suo discorso di “accettazione”, ha ribadito di voler ricominciare a trivellare ovunque, nominando pochi giorni dopo un ministro dell’Energia - Chris Wright - famoso per aver esplicitamente negato che stiamo vivendo una crisi climatica.
D'altro lato, il 2024, ha stracciato - come è successo agli anni precedenti – tutti i primati negativi: l’ultimo ottobre ha registrato il record dell’ottobre più caldo dal 1950; la “linea rossa” che l’accordo di Parigi del 2016 dichiarava di non voler superare – un
incremento della temperatura globale di 1 grado e mezzo rispetto al 1990 – è stata già oltrepassata; in Europa siamo già superato un incremento di 2 gradi e mezzo e si stanno materializzando (anche in Regioni famose per una buona gestione e città recentemente rigenerate come Valencia) le conseguenze devastanti che i climatologi avevano previsto.
La Terza Conferenza delle Dolomiti ha attirato partecipanti da tutto il mondo, tra cui Africa, Cina, Maldive (che guidano la federazione delle piccole isole a rischio di scomparsa), Canada, Brasile, Medio Oriente (da Dubai, che ha ospitato l'ultimo Convegno sul Clima delle Nazioni Unite – COP28 – e da Baku, sede della prossima COP in novembre), India e Stati Uniti. Molti dei partecipanti rappresentavano importanti think tank, come CEBRI di Rio, TERI di New Delhi e INET degli Stati Uniti.
Con oltre 100 accademici, studenti provenienti dall'Università Bocconi e dal Politecnico di Milano, imprenditori, manager, giornalisti e politici, la Conferenza delle Dolomiti è stata un evento globale incentrato sul cambiamento climatico. I partecipanti provenivano sia da paesi promotori dell'agenda verde, sia da quelli con sfide più complesse negli ultimi anni.
Tra i presenti vi erano imprenditori agricoli, come Camilla Lunelli del Gruppo Ferrari Lunelli, dirigenti di grandi aziende pubbliche in prima linea nella transizione verde e manager industriali che affrontano le pressioni della trasformazione energetica. Aziende come AXA Italia, Autostrada del Brennero SpA e Gruppo Dolomiti Energia, con la loro esperienza nel campo climatico, hanno avuto un ruolo cruciale nelle discussioni.
La Conferenza delle Dolomiti sul Cambiamento Climatico è un'iniziativa annuale (qui potete trovare un riassunto dell'edizione 2023) promossa da Vision.
Quest'anno l'iniziativa è stata organizzata con il supporto di Trentino Marketing e della Provincia di Trento. I partner fondatori dell’edizione 2024 erano AXA Italia e Autostrada del Brennero SpA, con Gruppo Dolomiti Energia come corporate partner.
La Conferenza è riuscita a coinvolgere importanti partner scientifici e istituzioni internazionali, tra cui l'Università Bocconi, il Politecnico di Milano, TERI di New Delhi, CEBRI di Rio de Janeiro, INET degli Stati Uniti e CHAPTER ZERO, un'associazione che riunisce membri di consigli di amministrazione impegnati nella sostenibilità.
Tra i media partner di questa edizione figuravano Al Jazeera - per rafforzare il legame con il Sud del mondo - Rai Radio1 e TGR. Le sessioni sono state presiedute da giornalisti di The Conversation, Al Jazeera, Forbes e altri.
Per la terza edizione, la struttura è stata rivista per includere:
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Sessioni plenarie: dedicate a un pubblico selezionato di 100 partecipanti (accademici, politici, giornalisti e policy makers), trasmesse in streaming sui nostri canali social e su quelli dei nostri media partner. Queste sessioni si concentrano su ampi temi delineati nel concept paper preparato da Vision e dai suoi partner scientifici.
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Gruppi di problem-setting/problem-solving: incentrati su questioni specifiche basate su un concept paper preparato dal team di Vision e da un gruppo di studenti delle università partner. Questi gruppi seguono la Chatham House Rule, con l'obiettivo di trovare soluzioni concrete alle questioni sollevate nel concept paper.
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Sessioni pubbliche: aperte al pubblico e, in particolare, ai cittadini e turisti di Trento, nonché ai media.
Le caratteristiche distintive della Conferenza sono state l'inclusione delle giovani generazioni (studenti delle università partner) in tutte le fasi del progetto -dalla definizione del problema alla sua risoluzione - la portata globale, la presenza di media importanti, così come di policy maker, e di aziende essenziali per sbloccare il progresso tecnologico e orientarlo verso i bisogni dell'umanità.
Il prodotto principale della Conferenza delle Dolomiti è il Dolomite Manifesto.

L’idea di Vision è legata alla necessità di promuovere un cambiamento nell'approccio alla crisi climatica, che ha raggiunto un punto di rottura. Ciò richiede una trasformazione radicale nei meccanismi e negli strumenti intellettuali che utilizziamo per governare problemi globali (la maggior parte dei quali concepiti in un'epoca diversa).
L'obiettivo della conferenza è stato quindi quello di fungere da catalizzatore per nuove idee (sia in termini di governance che di progetti da perseguire) e come forum permanente per discutere e risolvere questioni legate al cambiamento climatico e allo sviluppo sostenibile. La Conferenza rappresenta anche un'opportunità pragmatica e informale in vista della Conferenza delle Parti (COP) delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico e del G20, dove Vision intende presentare le proposte emerse dalla Conferenza delle Dolomiti e consolidate nel "Dolomite Manifesto".
Questa edizione ha coinvolto oltre 90 partecipanti in presenza e 10 online, selezionati in base a un equilibrio di rappresentanza di genere, generazionale, nazionale e professionale (politici, giornalisti, scienziati naturali e sociali, manager, imprenditori, influencer).
Tra i partecipanti chiave di questa edizione: Vibha Dhawan (Director General, The Energy and Resources Institute); Rohinton P. Medhora (Chair Governing Board, INET); Chaitanya Giri (Fellow, Centre for Security, Strategy & Technology, Observer Research Foundation, India); Ann Florini (Vice Chair, Climate Democracy Initiative; Vice Chair, Economics of Mutuality Foundation; Fellow, New America); Andrea Hoffmann (Professor at the Institute of International Relations at PUC-Rio, CEBRI); Sharmini Peries (Editor at Institute for New Economic Thinking); Alexandra Borchardt (Co-Director Climate Research Explorer Program at Constructive Institute and Fellow at Reuters Institute at Oxford University); Rosemary Idem (Program Manager Gender and Youth at Sustainable Energy for All); Maurizio Rossini (AD of Trentino Marketing); Aidah Nakku (Climate and Gender Justice Advocate); Diego Cattoni (CEO at Autostrada del Brennero SpA); Letizia D’Abbondanza (Chief Customer AXA Italia); Martin Powell (Head of Sustainability AXA); Stefano Granella (CEO Gruppo Dolomiti Energia); Camilla Lunelli (Hed of Communication of Group Lunelli/Ferrari Trento, Head of Sustainability Projetcs); Silvia Stefini (NED at Leonardo and Banca Popolare di Sondrio); Paulina Velasco (Senior Vice President at Velada Consulting); Cliff Prior (CEO at Global Steering Group for Impact Investment); Marcello Milani (Managing Director AMSA); Gioia Ghezzi (Chairperson of ATM MILAN); Abdul Kareem Aouir (Al Jazeera); Carlton Reid (Forbes); Will de Freitas (the Conversation); Joseph Hammond (Writer and Africa Director of Faith for Our Planet); Giancarlo Loquenzi (Rai Radio UNO); Enrico Giovannini (Professor of Economic Statistics at University of Rome "Tor Vergata", Italian Former Minister of Labour and Social Policies); Flavio Deflorian (Rector of the University of Trento); Ennio Macchi (Professor at Politecnico di Milano and Advisory at Energy Dome); Carlo Carraro (Former Rector of Ca Foscari, Member of IPCC); Alberto Bramanti (Associate Professor at Bocconi University); Miriam Allena (Associate Professor at Bocconi University); Paolo Silva (Professor at Politecnico di Milano); Giovanni Dotelli (Professor at Politecnico di Milano); Elisabeth Gsottbauer (Endowed Professor at Free University of Bozen-Bolzano); Jesse Scott (Visiting Research Fellow at Deutsches Institut für Wirtschaftsforschung e.V. (DIW Berlin), Adjunct Professor teaching Policy Strategy & Influencing, Executive Leadership at Hertie School); Mirco Tonin (Professor of Economic Policy at the Free University of Bozen Bolzano and Director of the Institute for the Evaluation of Public Policies within the Foundation Bruno Kessler); Rossella Miccio (President of Emergency ONG ONLUS); Kurt Van Dender (Head of the Tax Policy and Statistics Division - Centre for Tax Policy and Administration, OECD); Alessandra Proto (Head of OECD Trento Centre for Local Development); Mara Nemela (Director at Fondazione Dolomiti UNESCO); Achille Spinelli (Councillor for Economic Development, Employment, Universities, and Research); Fabrizia Lapecorella (Deputy Secretary-General of the OECD).
Nell'edizione 2024, Vision ha anche mirato a rafforzare sia il legame con istituzioni internazionali, come l'UNESCO e l'OCSE, sia con il territorio locale, organizzando eventi pubblici, oltre alle consuete sessioni plenarie/gruppi di problem-solving, con l'obiettivo di promuovere l’esperienza locale delle Dolomiti.